giovedì 30 settembre 2010
BAMBOLE
Bambole
Fiume di parole,
tutte in fila bambole
ubriache ridono
Una dopo un altra
ormai nuotano nel fiume
che conduce al mare oscuro
Mare che inghiotte e
negli abissi affonda
le emozioni paralizzate.
Senza fiatare ubbidiscono,
scivolano e si inabissano
là dove luce non vedono.
Bambole violentate e rese
mute per non sentire,
percepire, amare ritornano là
dove tutto è oscuro.
Quel esile ed immenso
raggio di sole agonizza a pelo d'acqua.
Con la canna un pescatore
a stento trattiene il pesce
Ha abboccato e si dimena
Ancora è vivo!E' assetato di libertà
Con un ultimo strattone nelle acque
più profonde si inabisserà
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