mercoledì 29 aprile 2009

SKABROSI A CERDA Il 20 Settembre 2008

SKABROSI AD ALCAMO SKA agosto 2008

SKABROSI A BOMPIETRO LUGLIO 2008

GLI SKABROSI



Gli Skabrosi

La prima demo,di questi ragazzi,

autori di musica e parole
Hanno iniziato l'anno scorso
formando un gruppo musicale....
Tutto iniziò dalla passione per la batteria di Fabio,
mio figlio, 17 anni....quindi l'età dell'adolescenza,
cosi con i compagni di scuola si riunivano
per trascorrere un pò di tempo ed
alcuni di loro andavano a lezione di musica,
come Fabio per la batteria
I ragazzi vanno sempre tenuti
occupati e seguiti naturalmente,
ed a me piace essere circondata da loro
e condividere quello che fanno,
i loro sogni, le loro idee...
la cosa più importante,penso sia
saperli ascoltare
Adesso voglio farvi ascoltare
ed anche leggere qualcosa di loro

http://www.myspace.com/skabrosi

LA POLTRONA VERDE


Foto personale


La poltrona verde


Nella penombra della stanza, il mio sguardo si posò sulla poltrona verde, girata verso la finestra. Tutto sembrava diverso,una leggera musica di sottofondo dava a quella luce soffusa un'atmosfera magica. Con leggero tremore mi avvicinai, erano anni che non avvertivo quel fremito, quel sussulto, sentivo una sensazione nuova. Chi sedeva in quella poltrona? Ero emozionata, quella presenza turbava anche l'aria intorno a me! Mi fermai per osservare meglio, una nuca sporgeva appena, quella musica, quella luce, un respiro familiare mi confondeva, ero come stregata, ma sentivo il cuore pulsare, correre in cerca dei perché, il cuore batteva forte, cosa facevo in quella stanza?

E perché ero attratta da quella poltrona verde? Perchè le emozioni che sentivo dentro di me si inseguivano e cercavo di fermarli? Di cosa avevo paura? Rimasi immobile per ascoltare quelle vibrazioni, appoggiata alla parete della stanza alzai lo sguardo al soffitto, aveva un colore diverso, tutto era diverso. Mille pensieri si accavallavano, una gara ad ostacoli che non finiva più, inchiodata,quasi senza respiro, cercai di oltrepassare quella poltrona verde.

Lei era lì seduta incantata con gli occhi fissi fuori dalla finestra a vetri chiusa. Il sole stava donando gli ultimi bagliori, tutto era avvolto dai quei colori caldi , come un manto ricoprivano tutto quello che sfioravano. Lei assorta sognava...Feci un passo indietro intimorita, per un attimo rividi quei sogni, non riuscivo a muovermi. Lei con una leggera moviola volse lo sguardo verso di me; quegli occhi li conoscevo : Intriganti, dolci, sicuri, sognanti colpirono il mio cuore, ero lì sotto quello sguardo bloccata..

“Cosa c'è? “mi domandò,” Non mi conosci?” con istintiva ansia mi avvicinai, aprii la finestra e dopo un lungo e penetrante respiro, con gli occhi che brillavano d'emozione, fui invasa da una folata di calore; i colori, il tramonto, tutta la natura là fuori mi inebriava ed era lì per cogliere le eterne sensazioni. Senza accorgermene mi sedetti su quella poltrona verde, comoda, rassicurante per dare l'ultimo saluto al sole che mi guardava e mi accarezzava con dolcezza infinita. Non volsi lo sguardo indietro, sapevo che lei non c'era più perchè la sentivo dentro di me. Una goccia di sudore scivolò sui miei seni, pelle bianca, impazzita non sapeva dove andare; profumo di vaniglia sulla mia pelle solleticò, la mia voglia, una sensazione nuova, come un gioco di passione pronta a svanire alle prime luci dell'alba

Lia


domenica 26 aprile 2009

PROFUMO DI FRESIE

Foto dal web



Profumo di fresie su di me

Trema, dondola quel nido tra i rami
Un albero secolare si erge
in quella distesa di erba piegata dal vento
Con rabbia schiaffeggia
quel monumento radicato
rendendolo spoglio, solo , scuro.
Ogni volta è sempre cosi,
tutto sembra debba finire, svanire
Eccolo lì adesso bello,vivo, pieno di foglie
in attesa di colore
Profumo di fresie respiro,
nell'aria la voglia di te,
come sentirti vicino,
ansia dolcissima,
mi prende,
volgo lo sguardo, attendo e
sento il profumo su di me

domenica 19 aprile 2009

LE TUE MANI

Donna
scultura di Salvo Pellitteri



Le Tue mani

Vorrei essere acqua
che scava le rocce
fino a cambiare forma alle montagne
con pazienza infinita...
Sono cosi le tue mani,
con calma e determinazione
danno alla materia una forma .
Con delicato silenzio
cerchi di raccontare quello
che hai nel cuore e
con forte energia affondi
le tue mani fino far nascere
quella idea segreta custodita dentro di te..
Questi volti silenti
solo tu puoi farli parlare,
basta osservarli.
Si sente in loro
una sensazione di vita.