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foto personale
Il pensiero che si adagia
Mi circonda come braccia
quel pensiero che bussa
alla porta della mente
Una calda carezza
senza tempo scivola
come girandola al vento
A ruota libera va,
non c'è atrito che la fermi
Libero, incatenato pensiero
ribolle, tormenta, si calma
solo quando sul candido
tuo sorriso si adagia
Allungo le mani ti sfioro,
ti stringo e la porta si chiude
Moviola musicale
Andante ritornello,
nenia cullante
piano si adagia,
spolverando
antiche melodie.
Incalza, invade e
confonde quel dolce
mormorio,
come musica battente,
rallenta, si ferma e
riprende come moviola.
E' un anima in pena
percossa da note stonate.
Stridono, schiamazzano,
sguazzano in falsi suoni e
disperatamente cercano
la nota chiave per cantare,
segnare la dolce melodia ed
il passo musicale
foto personale
Rosso Geranio
Sulla pelle adagiato
rosso geranio odora e
lentamente scivola
alla guida della tua mano
lungo un percorso improvvisato.
Il tuo respiro avverto
che adagio si adagia
in quella scia segnata
ed attendo.
Con gli occhi socchiusi godo
ed assaporo quel venticello fresco
sullo scirocco caldo dei sensi
che la primavera hanno perso.
E come geranio assetato bevi
dalla mia pelle che gronda
ormai come diluvio d'una sera estiva.
Ti guardo per poco e mi tuffo
in quell'oasi di sensi.
Ombra leggera
Ombra leggera
intorno al casolare,
ruota sempre uguale.
Riso beffardo affiora
Irrita e ride
Gli occhi addosso
mi punta e un muro alza,
non la vedo più e
spaurita mi abbraccio
Dall'alto della cima
volgo lo sguardo,
in fondo alla strada ti vedo
aspettarti vorrei
e non lasciarti mai
Voglia
Unta la voglia
non s'avvede di nulla
scivola e mormora
provando languide ed
intime carezze
Ignara scalpita e ride
per mano tenendomi tocca,
rotola, timida sfiora ed
in profondità affonda, sprofonda
là dove l'oscurità fa paura.
Si abbracciano emozioni,
danzano sensazioni
volano le note
Musica che viene dal cuore
dove la mente si annulla.
Foto personale Tubero
Lungo quel filo invisibile
apro me stessa.
Tubero sradicato,
la luce vede
Di terra grassa unto
in quella pozzanghera
di sentimenti annaspa
Radici si allungano
alla cieca in cerca
di un buco arso dal sole
foto personaleScultura di Salvo Pellitteri " Andrea "
Il richiamo del presente
Eccoti qui.
Basta soffermarmi
un attimo a pensarti,
che non manchi
mai all'appello.
Esci dalla parte più remota
della memoria e
sei sempre pronto
a risalire quella via
che ti porta al presente
Ed eccoti là,
ti vedo,
alto,bello,pieno di vita,
che mi sorridi,
vorresti accarezzarmi i capelli
ma la tua mano si ferma,
ti rivedo quello sguardo
triste di sconfitta !
Era bello vederti
la luce della vita negli occhi,
credevo ti avessi aiutato
a superare la morte dell'anima.
Ma ecco l'errore fatale .
Non capisco come è successo!
Te ne sei andato, senza una parola,
un saluto,senza forse nemmeno accorgerti
che stavi andando via...
Ma la cosa bella
che mi porto dentro,
è anche quella
di averti ridato il sorriso!
Quel sorriso
che non potrò mai dimenticare.
10 - Novembre - 2007